Un Tuffo Nel Passato – Resident Evil

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Un Tuffo Nel Passato – Resident Evil (1996)

Ripercorriamo la saga di Resident Evil partendo da dove tutto ebbe inizio

Oggi facciamo un nuovo tuffo nel passato a scoprire dove e quando la saga di Resident Evil ebbe inizio.

Uscito nel 1996 su PlayStation e sviluppato da Capcom, Resident Evil è cosiderato uno dei capostipiti del genere Survival Horror (c’è chi sostiene che tale termine fu coniato dalla capcom proprio per definire Resident Evil).

Il Gioco è ambientato nel 1998 (2 anni nel futuro rispetto all’uscita dello stesso).

Siamo nelle Arklay Mountain, appena fuori Racoon City, da mesi strani omicidi flagellano la zona, i corpi vengono ritrovati fatti a pezzi, con segni di morsi di strani animali non identificati e, talvolta, segni che sembrerebbero morsi umani.

Ad investigare fu mandata la S.T.A.R.S. (Special Tactics And Rescue Service) composta da 2 squadre Alpha Team e Bravo Team.

Bravo Team è la prima squadra ad essere mandata ma dopo poco non da più notizie di sé.

Viene quindi inviato l’Alpha Team per capire cosa sia successo al Bravo Team e per indagare nella zona.

Dell’Alpha Team fanno parte, tra gli altri, Chris Redfield e Jill Valentine, ovvero i personaggi giocabili di questo primo capitolo.

Dopo uno splendido filmato introduttivo girato con attori veri e dopo una Cutscene che ci introdurrà alla “Mansion” inizia il gioco.

I personaggi!

Si vestiranno i panni di Chris Redfield o di Jill Valentine e dovremo esplorare tutte le stanze dell’enorme villa per trovare i superstiti del Bravo Team e capire finalmente cos’è successo.

Selezionando Jill Valentine riceveremo gli aiuti di Barry Burton durante il gioco. Nei panni di Chris ci ritroveremo a salvare (e a ricevere gli aiuti) della giovane recluta Rebecca Chambers.

Durante il gioco non mancheranno gli incontri con il Capitano dell’ Alpha Team: Albert Wesker che, dopo essere sparito all’inizio del gioco ricomparirà più volte in vari punti.

Detta così sembra semplice ma la nostra strada verso la fine del gioco sarà ostacolata da nemici sempre più forti man mano che si avanzerà, dalle pochissime munizioni trovate, dai punti di salvataggio lontani tra loro (e con pochi “ink ribbon” necessari per salvare) e dai rompicapi per sbloccare porte, trovare oggetti e disinnescare trappole.

Spesso saremo costretti a tornare nei luoghi già esplorati (e spesso saranno pieni di nuovi nemici sempre più forti) per recuperare oggetti necessari a proseguire.

Ma ci troveremo a dover compiere anche delle scelte che, a seconda delle nostre risposte, andranno ad influire sul finale del gioco.

Tutto questo è Resident Evil, un gioco che vi consiglio di recuperare e provare (anche se avete già giocato alla versione remastered) perché ne vale veramente la pena.

La grafica ovviamente risente un po’ del peso degli anni, ma come gioco non ha nulla da invidiare ai titoli più recenti.

Se vi è piaciuto l’articolo potrete trovarne altri nella sezione Un Tuffo Nel Passato

 

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